19-10-2023
I più grandi hanno la sua immagine stampata nella testa, con la pipa in mano e le braccia aperte ad esultare per i gol dell'Italia nella finale dei mondiali dell'82, oppure mentre giocava a carte sull'aereo con Bearzot.
E' stato un Presidente della Repubblica amatissimo, famoso per andare in giro per Roma con solo due uomini della scorta ben mimetizzati tra la folla.
Si fece anni di galera e confino in quanto venne condannato dal regime fascista e, dopo l'8 settembre 1943, partecipò attivamente alla resistenza prima e alla assemblea costituente della Repubblica poi.
Sandro Pertini è stato il simbolo di quell'Italia che rinasceva dopo la guerra, attraversando tantissimi incarichi istituzionali fino a diventare Presidente della repubblica dal 1978 al 1985. Oggi il comune di Lucca , di fronte a un gigante della storia , nega l'intitolazione di una strada o di una piazza per motivi ideologici.
A quanto si apprende dalla stampa pare che, nonostante la motivazione ufficiale “abbiamo altre priorità”, fuori dall'aula consiliare l'assessore Barsanti (di Casa Pound) abbia alzato la voce dicendo che a Lucca una strada a un partigiano non la intitoleranno mai e pare che siano volati degli “a noi!” gridati forte, seguiti da un imbarazzante silenzio del sindaco.Pardini. Siamo alla nostalgia del ventennio insomma, una post ideologia para fascistoide che nega a una città come Lucca una strada in memoria del Presidente della Repubblica più amato dagli italiani.
Questi sono i tempi che corrono, spetta alla gente per bene fermare questa deriva che rischia di trascinare il paese in un rigurgito di ideologia antiliberale e antidemocratica, anche attraverso episodi come questo.
Jan Vecoli
Resp. Antifascismo e memoria
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